I Monti Lattari

Osservando nelle giornate limpide il panorama del Golfo visto dalla città di Napoli notiamo sulla destra del Vesuvio una catena montuosa estendersi verso Sud come a voler chiudere la baia.

Si tratta della catena dei Monti Lattari, prolungamento dell’Appennino campano proteso verso il Mar Tirreno, che costituisce la struttura geologica portante dell’intera Penisola Sorrentina.

Il nome trae origine dalle numerose greggi di capre che pascolavano su quei monti e che fornivano ottimo ed abbondante latte (dal latino lactariis)

Ancora oggi tali monti fanno onore al loro nome producendo alcuni dei prodotti tipici più rinomati della cucina sorrentina e dell’intero golfo di Napoli: stiamo parlando della mozzarella di Agerola e del provolone del Monaco DOP.

Ma i motivi di attrazione non sono solo gastronomici: il visitatore sarà accolto da piccoli borghi seminascosti nel verde, vedute mozzafiato sul golfo di Napoli, decine di sentieri (uno di questi è lungo 90 Km ed attraversa i monti da un margine all’altro fino a Punta Campanella) e dalle tante bellezze naturali di questi rilievi.

La vetta più alta dei Monti Lattari è il Monte San Michele (1444 m.) appartenente al complesso di Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi, che racchiude le tre cime di San Michele, Monte di Mezzo e Monte Catiello.
Sul versante nord della catena troviamo invece il Monte Faito (1131 m.), ben noto ai napoletani perchè è la cima più alta che si ammira osservando i monti dalla città di Napoli ed anche perchè su di esso risiedono molti ripetitori televisivi (e quindi usato come punto di riferimento per puntarvi le antenne). Inoltre il monte Faito è raggiungibile con la funivia da Castellamare di Stabia: partendo da Napoli o da Sorrento con il treno locale della circumvesuviana ci si arriva facilmente e si potrà ammirare una magnifica vista su tutto il golfo di Napoli.

Monti Lattari

Monti Lattari

Capri vista dai Monti Lattari (Massa)
Capri vista dai Monti Lattari

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