La caffettiera napoletana

caffettiera napoletana

La caffettiera napoletana � uno dei tanti simboli della citt� che sta lentamente scomparendo dalle case dei napoletani sostituita dalla pi� pratica e veloce caffettiera moka oppure dalle eleganti macchine per l’espresso dal costo sempre pi� abbordabile.

L’uso della cosidetta “macchinetta” napoletana non � affatto complesso, basta fare soltanto un p� di pratica all’inizio. Il gusto invece � decisamente diverso da quello di un espresso o di un caff� preparato con la moka e trattando di gusti si entra nell’ambito dello strettamente soggettivo e quindi, astenendomi da ogni commento, lascio ad ognuno il proprio giudizio.

Come sensazione personale posso dire per� che si ottiene un caff� da un gusto che definirei pi� “rotondo” e leggermento pi� “lungo” rispetto alla moka, meno aromatico dell’espresso, ma pi� complesso... difficile spiegare un gusto a parole, la cosa migliore � provare, poi riprovare pi� volte per fare esperienza nell’uso ed infine tirare le proprie conclusioni.

Dove invece � possibile fare un confronto immediato � nei tempi di preparazione. Decisamente la caffettiera napoletana � quella che richiede il maggior impegno di tempo e la maggiore dedizione; ma in realt� non stiamo pi� parlando di un metodo di preparazione, ma quanto di un rito immortalato perfino dal grande Eduardo.

Ecco come Eduardo de Filippo, nella sua commedia Questi Fantasmi, scritta nel 1945, ci descrive la preparazione del caff� con la caffettiera napoletana:

�Sul becco io ci metto questo "coppitiello" di carta ... il fumo denso del primo caff� che scorre, che � poi il pi� carico non si disperde. Come pure ... prima di colare l'acqua, che bisogna farla bollire per tre quattro minuti, per lo meno, ... nella parte interna della capsula bucherellata, bisogna cospargervi mezzo cucchiaino di polvere appena macinata, ... in modo che, nel momento della colata, l'acqua in pieno calore gi� si aromatizza per conto suo.�

Qualche consiglio sull’uso e la preparazione del caff� con la “macchinetta” napoleana:

- Usare un caff� macinato per la napoletana (se si ha nelle vicinanza di casa una torrefazione � possibile chiedergli di macinare il caff� per tale uso specifico o comunque molto fine. Non so se esistano in commercio caff� confezionati “per napoletana”)
- Riempire la caldaia dell’acqua fino a mezzo centimetro sotto al forellino
- Riempire generosamente il filtro del caff� compattando la polvere con un cucchiaino e poi fare sulla superficie un paio di foretti.
- Girare la caffettiera quando dal forellino fuoriescono le prime gocce d’acqua (quando cio� l’acqua comincia a bollire)
- Effettuare la rotazione in un solo colpo secco afferrando la caffettiera per i due manici. Durante tale operazione uscir� uno zampillo d’acqua dal forellino, questo � normale.
- Dopo la rotazione, chiudere il beccuccio col “coppetiello”, cio� un cono di carta di giornale simile a quello dei fruttivendoli, per non far uscire l’aroma del caff� durante la lunga fase di filtraggio (almeno 3-4 minuti). (gb)

Altri articoli sul caff�:
  Il caff� con la caffettiera moka

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