Dal fascino del mito, si può passare alla realtà della ricerca storica che ci ha
affidato alcune certezze sulle origini della città: la prima colonizzazione del Golfo di Napoli risale a circa 3000 anni fa, al IX secolo a.C., quando viaggiatori e
mercanti provenienti dalla Grecia e dall'Anatolia, attratti dalle ricchezze minerarie dell'alto Tirreno, fondarono una prima colonia a Pithecusa (l'attuale isola di Ischia
) e successivamente si spostarono sul litorale flegreo proprio di fronte alle coste ischitane, dove sorse Cuma.
Successivamente, nel V secolo a.C., un gruppo di coloni provenienti da Cuma si
insediò nell'area compresa tra l'isolotto di Megaride (dove oggi sorge il Castel dell'Ovo) ed il Monte Echia (l'odierna collina di Pizzofalcone) fondando la città di Partenope
. Iniziava così la storia di Napoli.
Alcuni studiosi sostengono che la città di Partenope non fosse altro che un limitato agglomerato urbano e non una
vera „polis“ greca. Ma in quanto avamposto commerciale dell'allora potente Cuma, rimase coinvolta nelle guerre tra
Etruschi e Cumani. Quest'ultimi decisero allora di fondare una vera e propria città scegliendo una zona più interna e meglio protetta, quella che oggi è occupata dal Centro Storico di Napoli.
La nuova città, distante soltanto un paio di chilometri dalla vecchia, sorse nel 475 a.C. e fu chiamata Neapolis (= città nuova) per distinguerla dalla vecchia Partenope che fu così ribattezzata Palepolis
(= città vecchia) Nel 438 a.C., nella decisiva battaglia che i Sanniti vinsero contro i Cumani, la città di Cuma fu occupata perdendo
così l'antico ruolo di potenza commerciale dell'Italia meridionale, che fu allora progressivamente assunto da Neapolis. (gb)
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