Dalle origini molto colorate ecco a voi la storia di uno dei piatti forti della tradizione campana.
Le origini di questa preparazione trovano diverse interpretazioni, Da “
Napoli a tavola” (Naples at table) di Arthur Schwartz, ed. Harper Collins Pgg. 164: [...] Per quanto riguarda la sua origine etimologica, (il termine puttanesca) � stato oggetto degli sforzi di immaginazione di
molti studiosi, che hanno tentato in ogni modo di trovare la soluzione all’enigma. Alcuni dicono che il nome di questa ricetta deriv�, all’inizio del secolo, dal proprietario di una casa di appuntamenti nei
Quartieri Spagnoli, che era solito rifocillare i propri ospiti con questo piatto, sfruttandone la rapidit� e facilit� di preparazione. Altri fanno riferimento agli indumenti intimi delle ragazze della casa che, per attirare e
allettare l’occhio del cliente, indossavano probabilmente biancheria di ogni tipo, di colori vistosi e ricca di promettenti trasparenze. I tanti colori di questo abbigliamento si ritroverebbero nell’omonima salsa:
il verde del prezzemolo, il rosso dei pomodori,il viola scuro delle olive, il grigio-verde dei capperi, la tinta granato dei peperoncini. Altri sostengono che l’origine del nome sia da attribuire alla fantasia di una
ragazza di vita Yvette la Francese , che si ispir� alle proprie origini provenzali. Yvette, probabilmente, non era dotata solo di fantasia, ma anche di senso dell’umorismo e di un’ironia alquanto caustica, che forse
sfrutt� per celebrare, attraverso il nome di questo piatto, la professione pi� antica del mondo.[...]
Una diversa interpretazione ci viene data da Jeanne Carola Francesconi ne la sua "La Cucina Napoletana
" edita daNewton Compton: [...] Questi maccheroni, sebbene pi� ricchi dei loro parenti, si chiamavano alla marinara. Ma subito dopo la seconda guerra mondiale, a Ischia, il pittore Eduardo Colucci, non so come
ne' perche', li ribattezz� con il nome con cui oggi � generalmente conosciuto. Colucci, che viveva per gli amici, d'estate abitava a Punta Mulino - in quel tempo uno degli angoli pi� pittoreschi di Ischia -
in una rustica e minuscola costruzione; camera con cucinino e un terrazzo in mezzo al quale si innalzava un albero di ulivo. Oltre ai consueti pi� intimi amici, sfilavano sulla sua terrazza le pi� svariate personalit�
italiane e straniere. E lui, dopo aver offerto come aperitivo un fresco e genuino vinello d'Ischia, improvvisava spesso una cenetta a base di questi maccheroni che erano la sua specialit�.[...]
Un particolare
ringraziamento va agli amici di piazzanapoli, per le ricerche fatte in merito alle origini di questa preparazione e alla mia amica Laura per la celere traduzione dal testo inglese.
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