Una voce della festa di Piedigrotta: Salvatore Di Giacomo |
|
Salvatore Di Giacomo fu un vero chansonnier piedigrottesco, e la prima canzone che l’autore compose per la festa di Piedigrotta fu nel 1882 e vi continu� a collaborare tutti gli anni successivi. Di Giacomo fece parte del clima letterario pi� esigente e raffinato della citt�; egli fondeva nei suoi testi canori verit� e fantasia, elementi tradizionali del canto e lo spirito del popolo del suo tempo; tant’ � vero che il suo naturalismo non � mai una rappresentazione demistificante che suscita sdegno. I suoi componimenti sono vivaci, armonici, di elevato contenuto; sono canzoni nobili che riflettono la sensibilit� aristocratica e la cultura borghese del Nostro artista. Nelle canzoni piedigrottesche digiacominiane emerge in una forma tutta particolare la voce di Napoli; non solo la Napoli vicina alla tradizione dialettale e plebea ma anche quella vicina agli elementi piccolo-borghesi. Di Giacomo “trasferisce
nei suoi versi rarefatte atmosfere crepuscolari”, tratta alcuni temi tradizionali della canzone napoletana: gli amori non corrisposti,
tradimenti, amori burrascosi, passioni, dolci malinconie, gioie, cupa disperazione, sofferenze, tutti sentimenti proiettati in una Napoli sempre molto vivace. (tina marasca) |
|
Bibliografia |
|
Altri articoli in tema: |
|
Tu sei qui: Home > Napoli > Cultura > Piedigrotta > Una voce della festa di Piedigrotta: Salvatore Di Giacomo |