La Notte Bianca a Napoli, 2006

Napoli, sabato 30 settembre 2006, Notte Bianca.

Dopo 11 mesi dalla scorsa manifestazione della notte bianca, si è ripetuto nuovamente l’evento, ma questa volta è stato tutto più singolare e piacevole; è stata una magnifica serata, molto più bella dello scorso anno. Tutto era più organizzato e regolare, dalla varia presenza delle forze dell'ordine sul territorio al buon funzionamento dei mezzi di trasporto, i quali stavolta, diversamente dalla scorsa avventura della notte bianca, non hanno subíto né assalti, né danni e né atti vandalici. Treni, autobus e taxi circolavano con tranquillità e regolarità; si viaggiava in piena sicurezza. Suggestiva la visita dei negozi aperti di notte. Anche i prezzi erano modici e la gente divertita spendeva con piacere. Per le strade si camminava in maniera del tutto scorrevole, godendosi le vetrine, bar e paninoteche ora di Via Toledo, ora del Corso Umberto, ecc.

L’organizzazione degli spettacoli è stata poi perfetta, C’ERANO EVENTI PER TUTTI I GUSTI E PER TUTTE LE ETA’. Dallo spettacolo di nuova musica popolare e neomelodica a quello di canzoni classiche napoletane, concerti di musica italiana, spettacoli di intrattenimento, cabaret, sketchs comici, e tanto altro ancora… Grande il duetto di Pino Daniele con la straordinaria Giorgia, incredibile Francesco De Gregori e Ivano Fossati, i quali tutti si sono esibiti nella enorme Piazza del Plebiscito.
Ovviamente ogni piazza, grande o piccola che sia, aveva i suoi Artisti; ricordiamo Antonello Venditti, alla Mostra D’Otremare, Tullio De Piscopo in concerto in Via Dante, Lucio Dalla nel Parco Massimo Troisi, Eduardo De Crescenzo nei pressi di Porta Capuana, Enzo Avitabile in Piazza Matteotti, e tanti altri....

Ma ciò che personalmente mi ha più divertito è stato il mitico Peppe Barra, grande artista, eccezionale figlio d'arte, mi ha rallegrata col suo spettacolo teatrale. Ha saputo raccontare al meglio, in maniera del tutto originale le novelle di Giovanni Boccaccio e G. Battista Basile; ha saputo sposare bene la letteratura del '300 e del '500 con lo spettacolo teatrale. L’attore ha narrato teatralmente la novella Elisabetta da Messina tratta dal Decamerone e alcune novelle tratte dall’opera del Basile, Lo cunto delli Cunti ovvero lo trattenimento de’ peccerilli, (<< Il racconto dei racconti ovvero il divertimento dei bambini>>). Quest’opera è nota anche col nome di Pentamerone, titolo che richiama appunto alla memoria l’opera di Boccaccio e il quale sta ad indicare che in cinque giorni vengono riferite da una allegra brigata di dieci vecchiette del popolino partenopeo 50 fiabe. In questi racconti sono ben vivi tutti gli usi, costumi, tradizioni, dicerie e fantasie della cultura folkloristica napoletana, il quale Barra con toni vari e vivaci ha saputo di volta in volta creare attorno a sé un clima surreale e giocoso, lasciando gli spettatori ad una riflessione moralistica sul concreto dell’esperienza quotidiana di una volta. Sarà che sono una appassionata della cultura teatrale, sarà che sono di parte ma i nostri artisti sono Artisti con la A Maiuscola! Solo un attore strabiliante come lui poteva far divertire piccini, giovani e adulti raccontando novelle con il nostro accento, con la nostra cadenza e con la nostra lingua popolare napoletana senza trascendere mai nel ridicolo e nel volgare. Molte erano le persone presenti allo spettacolo di Peppe Barra. GRANDE!!!!

E’ stato sul serio una notte in cui il Mediterraneo è stato visto come “un mare di cultura”; citando per l’appunto lo slogan della Notte Bianca a Napoli. E’ “un evento nell’evento” riporta il magazine Newsmania, che ha reso omaggio alla grande città di Napoli che ha saputo ben ospitare per le sue strade i suoi fedeli cittadini…

Dr.ssa Tina Marasca

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