Il suo periodo di massimo splendore lo raggiunge ai tempi delle Repubbliche marinare, ma la storia di Amalfi parte più lontano, dagli antichi Romani ritenuti i fondatori della città, così come
anche lo stemma ci ricorda Descendit ex patribus romanorum. Già nel IX secolo, ancor prima delle altre repubbliche marinare, Amalfi aveva cominciato i suoi scambi commerciali con Bisanzio e con l'Egitto,
sottraendo ai mercanti arabi il controllo dei commerci nel mediterraneo. Nel X secolo i mercanti amalfitani fondarono basi commerciali lungo le coste del Tirreno meridionale e nel Medio Oriente e nel secolo successivo Amalfi
raggiunse la sua massima espansione rivaleggiando con le altre repubbliche marinare di Venezia, Pisa e Genova. Ma prima alcune catastrofi naturali, poi il saccheggio dei Pisani ed infine l'annessione
al regno normanno, causarono una lenta decadenza di Amalfi che nel giro di qualche anno dovette cedere il ruolo di porto principale e potenza mercantile alla vicina Napoli, capitale del Regno.
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