I materiali da costruzione per il presepe troviamoli in natura!

Se guardiamo tra i cespugli o sotto gli alberi possiamo trovare tanto materiale interessante, come in questa foto dove vediamo rametti per realizzare le fascine o paglia e pietruzze di varie dimensioni per fare il suolo: i rametti delle stesse dimensioni li possiamo unire, legarli con uno spago sottile e, infine, tagliarli ai lati per fare delle fascine. Ovviamente le dimensioni andranno scelte in base alle proporzioni dei propri pastori e del presepe.
Alcuni rametti, invece, la cui forma ricordano un albero spoglio possono essere raccolti per fare gli alberi del nostro presepe. Lavanda e soprattutto timo (per la sua forma contorta che ricorda gli ulivi), sono spesso usati a tale scopo.
Qui si può vedere un’applicazione di come fare gli alberi per il presepe.

Sotto un arbusto ho trovato questa corteccia di un tronchetto: la prima cosa che mi è venuta in mente è quella di farci una torre: la forma è perfetta! Ma si potrebbero realizzare altre cose, come dei pozzi, una mangiatoia, il letto di un fiume. In un prossimo articolo mostrerò l’impiego che ne è stato fatto.
 

Nella parte più scura del bosco, sotto agli alberi, troviamo il muschio, col quale simuliamo l’erba e la vegetazione sul presepe, ma possiamo impiegarlo anche per vari trucchetti costruttivi.
Ne possiamo raccogliere alcune buste, tanto quanto ce ne serve per ricoprire la superficie interessata. Ricordiamo che il muschio può essere conservato anche per l’anno successivo (io lo metto in una busta di plastica in un luogo non umido). Con gli anni, però, tende a perdere il suo bel color verde diventando giallo o marrone: ma questo non è un problema, anzi possiamo impiegare il muschio vecchio per realizzare diverse gradazioni di verde, affiancandolo a quello fresco.

Questo pezzo di corteccia di conifera, lungo oltre un metro è stato un bel colpo di fortuna. Tra i materiali da costruzione per il presepe più diffusi troviamo notoriamente il sughero e la corteccia di sughero. La corteccia di conifera è invece poco nota, ma io la uso spesso perchè mi permette di realizzare pareti rocciose o montagne nel secondo o terzo piano del presepe. Ma questo lo vedremo in un prossimo articolo.
N.B: la corteccia non deve essere staccata dagli alberi: oltre a non essere consentito, farebbe del male all’albero. Raccogliamo invece quella staccatasi dai rami caduti che troviamo nel sottobosco.