Piazza San Domenico Maggiore è una delle più belle piazze napoletane: sita proprio nel cuore dell’antica Neapolis, è
attraversata da uno dei trei decumani della città greco-romana, quello di Spaccanapoli.
Caratteristiche della piazza sono l’abside poligonale e la
scalinata dell’omonima chiesa, il grande obelisco centrale, il cinquecentesco Palazzo Corigliano, il palazzo Sangro di Casacalenda ed il palazzo Petrucci.
L’attuale sistemazione della piazza risale al periodo aragonese e fu voluta da Alfonso I d’Aragona, che ordinò anche la costruzione della grande scalinata che affianca l’abside della chiesa.
Successivamente furono costruiti i palazzi monumentali cinquecenteschi e seicenteschi che ne completano il perimetro.
La chiesa di San Domenico Maggiore, il cui abside poligonale caratterizza
vistosamente la piazza, fu costruita alla fine del Duecento, ma nel suo interno le severe linee gotiche sono nascoste dalle molte decorazioni barocche delle epoche successive. La chiesa è infatti ricchissima di
opere di grande valore, fra cui si annoverano affreschi di Caravaggio come la Flagellazione (originale esposto nel Museo di Capodimente) ,
Francesco Solimena, Pietro Cavallini.
L’obelisco centrale a forma piramidale è impreziosito da marmi, medaglioni e bassorilievi e reca alla sua sommità una pregevole statua di San Domenico
Maggiore. Fu commissionato nel 1556 come ex-voto per la fine di una terribile peste che aveva decimato la popolazione cittadina. I lavori però durarono molti anni e dopo varie interruzioni e riprese terminarono nel
1737.
Piazza San Domenico Maggiore è facilmente raggiungibile, basta seguire il tracciato di Spaccanapoli, proprio al termine di Via Benedetto Croce
se si proviene da Piazza del Gesù nuovo oppure poco dopo Piazzetta Nilo se si proviene da
Via San Biagio dei Librai.
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