Ercolano - Cenni storici

Ercolano è una cittadina alle pendici del Vesuvio fondata probabilmente dagli Osci nel VII secolo a.C.; dapprima sotto la dominazione etrusca, poi greca, poi sannita e infine nel corso del IV sec. a. C. passò sotto il potere romano. Secondo antiche leggende invece la città fu fondata dall’eroe greco Ercole nel 1243 a. C., il quale la chiamò Herculaneum, dandole quindi il suo nome.

Ercolano era una zona residenziale, ossia amena località di vacanza e soggiorno, dotata di fertili terre le quali favorirono lo sviluppo agricolo e la coltivazione di ortaggi, frutta e fiori.
La cittadina ercolanese ha in comune con la città di Pompei sia la stessa sorte per quanto riguarda l’eruzione del 79 d.C., (durante la quale venne seppellita da una spessa coltre di fango, cenere e materiali piroclastici), e sia l’importanza storica per gli scavi archeologici, i quali suscitano un forte interesse, specie presso gli studiosi. Presso il sito archeologico di Ercolano sono stati rinvenuti infatti una quantità di documenti, che ci aiutano a comprendere la cultura e la tradizione greca offrendoci una visione delle usanze del tempo e dell’antica vita privata.

Quando dopo i tragici eventi la cittadina fu di nuovo edificata, essa assunse il nome di Resina e conservò tale denominazione fino al 1969, anno in cui il comune assunse l’attuale toponimo di Ercolano.
Nel 1738, sotto il regno del re Carlo di Borbone, avvenne un vero e regolare scavo archeologico, iniziato qualche anno prima dal principe Emanuele d'Elboeuf di Lorena, il quale vide che dallo scavo di alcuni pozzi interrati venivano ritrovati antichi marmi e statue. In quell’occasione, nella Villa dei Pisoni, furono scoperti circa 200 papiri; fu riportato in luce il Theatrum , la Basilica, ci fu il ritrovamento di strutture lignee, di piccoli oggetti, rilievi, opere d’arte, articoli da corredo, statue, bronzi, mosaici pavimentali, stoffe, tessuti, alimenti, vivande, frutta, legumi secchi (ben sigillati nel fango), marmi preziosi, i quali molti di essi si trovano ora presso il Museo Nazionale di Napoli mentre altri sono custoditi presso la Reggia di Caserta.

Gli scavi sono situati in Corso Resina e tuttora gli esperti si adoperano per recuperare e ritrovare i beni archeologici. Sono tanti i monumenti e gli edifici pubblici e privati di notevole interesse storico, tra cui si ricordano le Terme del Foro, il Pistrinum (forno antico nel quale si macinava il grano), i Templi, la Palestra (fornita di piscine) e il Teatro.

(tm)

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